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venerdì 24 giugno 2011

Basketball Camp con Paulo Motta e Damiano Faggiano

Basketball Camp con Paulo Motta e Damiano Faggiano a Miragica



sabato 18 giugno 2011

Diario Minibasket

Questo disegno e molto altro lo troveremo sul diario della federazione riservato ai ragazzi del minibasket 
scelto tra tanti .il disegno lo ha realizzato Roxana del gruppo femminile di basket I CAMPIONI DI DOMANI con Paulo  Motta e Damiano Faggiano

"II TROFEO KAELIA" (Basket U13)

           Centro Sportivo Cegliese Bowling - Via Martina

domenica 19 giugno · 9.30 - 20.30



venerdì 17 giugno 2011

Salviamo la pallacanestro italiana dall'agonia Lettera di DAMIANO FAGGIANO

Non è sbagliato parlare degli anni ’80-‘90, per meglio chiarire i concetti cestistici di oggi.
Olimpia Tracer Milano vincente ovunque, un richiamo per tanti giovanissimi,
quasi un’offerta di gradimento verso lo sport dei canestri.
Personalmente ero incantato dal modo di giocare di alcuni miei idoli:
Gentile, Esposito, Dell’Agnello, Donadoni. Ero con loro con coach Franco Marcelletti.
Certo un allenatore che non esitava a buttarmi in campo per oltre venticinque minuti,
come faceva con altri giovani di quella fantastica epoca.
Come una macchina del tempo, ricordi di preparazione puntuale, scrupolosa. E oggi?
Facile dare risposta. Lo scempio è sotto gli occhi di tutti.
Di fatto, orgogliosamente rappresento la categoria dei giocatori di serie B,
dopo aver indossato gloriose maglie in Lega A e Legadue.
Nell’incomprensibile del momento per la pallacanestro, tanti i quesiti da porre.
Nella realtà mi chiedo se mi sarà possibile avere risposte adeguate, provando a fare delle proposte.
Perché non creare delle apposite serie minori, realmente laboratorio per giovani,
dando possibilità di crescita, facendo la giusta e dovuta esperienza? Invece,
nei campionati regionali di oggi, ci tocca vedere giocatori di tutte le nazioni,
pagati fior di euro per ottenere il nulla. Infatti, superando quei campionati,
bisogna rifare le squadre, poiché non sono ammessi nei campionati nazionali.
Nessun intervento nel merito, poi i colleghi cestisti finiscono le stagioni con tre
mensilità prese e buio totale sul restante (quando quest’estate i tavoli federali saranno
invasi dalle carte inerenti lodi arbitrali e procedimenti legali vari, si capirà che c’è
qualcosa che non va e bisogna porre rimedio?). Amo troppo il mio lavoro per vederlo così in agonia,
soprattutto perché noto che chi può fare nulla fa, anzi non vede.
Pensate gente, pensate. A livello di squadre nazionali giovanili, non vinciamo più nulla.
Senza presunzione alcuna, nel lontano 1992, facevo parte della Nazionale Cadetti vincitrice
dell’oro all’Europeo in quel di Salonicco. E’ stato l’ultima medaglia d’oro vinta da una Nazionale
italiana giovanile. Nazionale allenata da Roberto Di Lorenzo. Il pensiero va subito alle attuali
Finali Scudetto. Bellissime sotto l’aspetto dello spettacolo, ma dove sono gli italiani? I giovani?
Quanto, queste finali, possono risultare utili al CT della Nazionale? Ed al futuro? Inoltre,
qui in Italia si diventa “italiani” troppo facilmente, tra matrimoni e tutto, e chi è nato
ed ha vissuto, giocato, è cresciuto cestisticamente qui, si sente quasi straniero nel proprio paese.
Ancora, i settori giovanili non si creano dall’oggi al domani. Non c’è intento polemico nelle mie
parole e nelle mie riflessioni, sono solo ragionamenti che vogliono avere costrutto.
In altri Stati tutto questo non avviene. Nella serie A di molti Paesi dell’Est, per esempio, esiste
l’obbligo di schierare almeno un under (del ’90 o del ’91). E basta vedere Spagna e Grecia. Inoltre,
in Italia ogni anno si cerca di mettere su e sperimentare formule nuove, creando sempre più disagi,
costringendo presidenti e società a mollare. Un sistema logoro, senza spiragli.
A cosa servono i parametri, cosa sono? Al momento servono solo a distruggere ed a togliere ossigeno a
tante società.
Intanto, la Lega Nazionale Pallacanestro dovrebbe avere dei Presidenti che non abbiano la concomitante
dirigenza di club, questo perché in caso di Promozione dalla A dilettanti alla Legadue poi non possono
portare a compimento i propri programmi. E’ successo con la promozione di Pesaro, di Casalpusterlengo.
Ora si parla del campionato di “sviluppo”, con 5 under ed altrettanti over. La domanda è: dove sono i
150 under obbligatori? Che tipo di campionato sarà? Forse inferiore tecnicamente anche al quarto
campionato nazionale (B dilettanti). Perché non proporre, per i campionati minori, un incentivo su
riduzioni tasse o premi finali, per chi decide liberamente di schierare e far giocare un tot di under,
invece di inventare regole assurde di obbligo e altro per permettere agli under di fare la voce grossa
(si sentono super tutelati, oltre al fatto che tutto questo da’ ancora più potere ai procuratori,
che ormai hanno in mano tutto e costituiscono un’altra nota dolente).
Torno all’inizio. A me quei famosi anni casertani hanno insegnato che puoi avere anche 16 anni,
ma se hai gli attributi giochi e “freghi il posto” a chiunque. Se un giocatore ha voglia,
rompe tutto a 18 anni ed anche a 30. Niente regole ridicole, ma fatti, senza invenzioni a dir poco pretestuose.
Ci vuole ben altro per fare rialzare il capo ad uno sport in agonia. Anzi, lo ripeto, niente invenzioni.
Torniamo al passato, massima cura verso i giovani, rispetto verso tutti ed in particolare verso le società.
Loro formano la pallacanestro, loro sono la pallacanestro, loro hanno bisogno del massimo rispetto.
Senza di loro nulla esisterebbe. Ma anche loro dovrebbero svegliarsi e ribellarsi ai costanti soprusi
di cui sono vittime.

Damiano Faggiano

lunedì 6 giugno 2011

C REGIONALE - NP CEGLIE: "BILANCIO DI FINE STAGIONE"

bbiettivo raggiunto: per la terza stagione consecutiva la Nuova Pallacanestro Ceglie, da quest'anno targata Caroli Elettronica, ha centrato l'obbiettivo della permanenza in in serie C regionale pur soffrendo fino all'ultima partita dell'ultimo turno dei playout. Un finale di stagione preventivato in sede di programmazione anche se, in tutta sincerità, non ci si aspettava di arrivare all'ultimissima spiaggia del secondo turno per aver salva la pelle. La società guidata dal presidente Corrado Allegretti, in un contesto economico cittadino e provinciale sempre più in crisi e comprensibilmente sempre meno in potere di aiutare lo sport, ha dovuto programmare la stagione sportiva facendo affidamento su risorse economiche limitate ed i tagli di budget si sono ripercossi sulla prima squadra, cercando quindi di privilegiare lo sviluppo del proprio settore giovanile. Partendo da questi presupposti durante la scorsa estate lo staff dirigenziale NPC ha allestito un roster composto da soli under 23 escluso il riconfermato ventottenne Alessandro Donega. In giro per per i campi di categoria inferiore sono stati scovati i tre under Piergianni, Carrieri e Lupo che hanno completato il roster assieme ai cegliesi Argentiero, Curri, Parisi, Zaccaria, gli under 19 poi partiti durante la stagione e al nuovo playmaker Marco Travaglini. La "scolaresca" cegliese nasce con la scommessa di farsi le ossa in C Regionale e di riuscire ad ottenere la salvezza in un campionato pieno zeppo di avversari ostici in tutti i sensi. In Agosto il duo di allenatori Suma-Sviato iniziana a lavorare alacremente sui fondamentali del blocco under, giocatori ancora acerbi per disputare una C Regionale. Dopo la vittoria nell'opening-game ai danni dell'Eagles Brindisi le batoste subite da Nardò e Libertas Taranto evidenziano la mole di lavoro tecnico ed umano da svolgere per poter arrivare a giocarsi la salvezza. L'intesa di gruppo stenta ad arrivare; in autunno il roster viene rinforzato dall'arrivo via Basket Ceglie degli under Roberto Brunetti e Raffaele Pezzarossa ma, per una sorta di maligna compensazione, si fermano le chioccie Donega e Travaglini (grave infortunio per quest'ultimo, costretto a star fuori tre mesi). Nel momento di maggiore difficoltà il gruppo si compatta attorno ai propri allenatori iniziando a mostrare anche in partita i miglioramenti tecnici ottenuti negli allenamenti. Così, fra un problema e l'altro, la Caroli Elettronica riesce a racimolare cinque preziose vittorie nel girone di andata. Lo stile di gioco di coach Suma e Sviato inizia ad essere applicato: il forte "difesa d'anticipo e contropiede" permette alla giovane compagine messapica di mettere in diffcoltà diversi avversari di caratura superiore ed, in molti casi, la vittoria sfuma nel finale causa inesperienza e/o troppa voglia di vincere. La svolta della stagione arriva nel mese di febbraio: dopo la partenza di capitan Donega e data la prolungata convalescenza di Travaglini, la società si muove sul mercato portando in casa Caroli Elettronica l'ala-centro Fabrizio Masciulli e l'ala francesce Kevin Lescot che vanno ad inserisrsi in un contesto di squadra positivo nello spogliatoio e frizzante in campo. Con il maggiore minutaggio a disposizione cresce vistosamente il rendimento di Piergianni, che si rivela un'ala duttile ed atleticamente dominante, quello di Carrieri (inizia a difendere bene e ad andare costantemente in doppia cifra) e quello di Raffaele Pezzarossa che si consacra come leader della squadra e rivelazione del girone ( ventello di media senza forzare, gran rimbalzista e stoppatore ed autore di giocate decisive nei quarti periodi). Le quattro vittorie in cinque gare disputate a febbraio (Virtus, Libertas, Bari, Trani e sconfitta all'overtime con Barletta) riportano la squadra alle porte dei playoff e l'idea di una salvezza diretta inizia ad essere più di un pensiero remoto. La fiammella playoff si spegnerà però nel successivo scontro diretto contro l'Invicta Brindisi che condanna la Caroli Elettronica ai playout. Si apre così un ciclo di pesantissime sconfitte che comprende CUS Taranto e Ruvo che porta alla sofferta decisione del cambio di panchina: arriva coach Giampaolo Amatori. Il tecnico brindisino afferra il timone della squadra in un momento delicatissimo, impone dal primo istante i suoi metodi da "sergente di ferro" e conduce la squadra ai playout ottenendo la terza piazza nella griglia degli spareggi. Nel primo turno, dopo aver espugnato il campo dell'ASSI Brindisi in gara1, la Caroli Elettronca butta al vento una vittoria su cui aveva messo le mani e perde di soli due punti la "bella" Brindisi. Nel secondo turno ancora vittoria in gara1 (in casa) ai danni dell'Eagles Brindisi (ventello di scarto), ennesima sconfitta in gara2 (all'overtime) e poi vittoria-salvezza in gara3 (79-63). Nonostante la scolaresca sia stata promossa con gli esami di riparazioni, la soddisfazione è regina in casa NPC: l'importante era salvarsi per consentire a nuovi scenari di spalancarsi innanzi a noi nel sentiero della crescita societaria.

Ecco infine le consierazioni finali del presidente Allegretti:

"Quest’anno è partito un programma pluriennale che prevedeva la crescita di giovani promettenti cestisti nel campionato di serie C regionale. La squadra che avevamo composto era formata da ragazzi che non hanno più di 25 anni , (escluso Donega andato via a dicembre) dei quali non tutti avevano esperienza in seire D , ma comunque con tanta birra in corpo! Nel corso dell’annata abbiamo sofferto e non poco per vari motivi ma con l’innesto di un esemplare Masciulli e di un pimpante Lescot siamo riusciti a “raddrizzare la carretta “ nonostante i numerosi infortuni che hanno falcidiato la rosa: come non ricordare la frattura del polso di Travaglini con conseguente stop di tre mesi… . A parte queste note dolenti , la Società è soddisfatta ; anche se ci siamo salvati all’ultima giornata dei play out abbiamo dimostrato sul campo che puntare sui giovani non è sbagliato, anzi essendo la seconda squadra più giovane del torneo, vorrei precisare senza giocatori over , abbiamo sempre venduto cara la pelle, affidandoci alla caratura tecnica di alcuni giocatori e alle dritte dei vari Suma-Sviato e per ultimo ad Amatori , al quale va il merito di aver preso una squadra a poche giornate dalla fine del campionato e di averla salvata . E’ stata sicuramente la salvezza di un gruppo di ragazzi che, cosciente delle proprie lacune, ha sempre creduto nella salvezza e a volte in qualcosa di più (play off) ma va bene così . Da presidente non posso che elogiare la squadra e i tecnici che hanno fatto parte dell’entourage , dai vari Piergianni, Carrieri e Lupo provenienti da squadre di serie D che hanno dimostrato di essere validi anche in questo campionato, Masciulli che in pochissimo tempo è diventato uomo spogliatoio e vero punto di riferimento dei compagni in campo e fuori, Kevin Lescot artefice di giocate brillanti e di punti preziosi , la rivelazione Pezzarossa (come non ricordare la partita contro il Ruvo in casa e quella contro la Libertas Taranto) ( a quest’ultima la Npc 2001 invia i migliori auguri per la promozione ottenuta sul campo) , di Marco Travaglini che nonostante sia sceso di categoria , vittima di un infortunio ha dato nel finale quello sprint che forse lascia qualche rammarico, dei cegliesi Curri e Argentiero , quest’ultimo come non mai , vittima di infortuni che ne hanno condizionato la stagione e infine , ma non per ordine di importanza Parisi , Zaccaria e Brunetti che nel corso della stagione hanno dato il loro contributo sia in allenamento che in campo . Un ringraziamento particolare va a tutti i coloro i quali sono stati preziosi collaboratori della società dal: factotum Piero Urso , dall’imparziale e precoce addetto stampa Sergio Nisi , dall’ormai più che famoso “Zio” Mario Allegretti , dal sempre presente Federico Travaglini , ai consiglieri Aldo Caliandro , Domenico Marchesi , al dottore Gioia , al nostro GRANDE ( in tutti i sensi ) Paolo Delgrado e al meraviglioso pubblico cegliese che come non mai è stato una costante presenza al palazzetto , soprattutto nei play out dove non ha fatto mancare il suo fondamentale sostegno . Conclusa questa stagione , raggiunti gli obiettivi , ora scende in campo la società che continuerà la programmazione intrapresa l’anno precedente , puntando quindi sui giovani e cercando di migliorare sempre più sotto il punto di vista ecnico-organizzativo per una migliore crescita dei ragazzi . A presto !"





Sergio Nisi

venerdì 3 giugno 2011

LUNEDI 6 GIUGNO AL PALASPORT2006 CEGLIE LE TELECAMERE DI DISNEY CHANELL

LUNEDI 6 GIUGNO ALLE ORE 14.30 AL PALASPORT2006 CEGLIE LE TELECAMERE DI DISNEY CHANELL
RIPRENDERANNO LA LEZIONE DEL MINIBASKET FEMMINILE I CAMPIONI DI DOMANI CON PAULO MOTTA E DAMIANO FAGGIANO


I Campioni di Domani Torneo Francavilla Minibasket

5 Gran Premio Regionale  Francavilla Fontana
Gruppi Scoiattoli e Gazzelle